L’Atelier rinnova le proposte di confronto e di crescita  anche per quest’anno con l’intento di allargare le competenze ma anche il sostegno tra “grandi” cercando stimoli,  scambi e più che mai progetti insieme a formatori, genitori, educatori e amici.

Come primo evento dell’anno aperto a tutti, abbiamo  voluto invitare il nostro dado giardiniere, ormai soprattutto un amico e un maestro: Paolo Tasini per una sera si è messo a disposizione degli adulti condividendo la sua passione e le sue tantissime storie fatte di vita vissuta, di escursioni e giochi con i suoi figli, del suo lavoro al vivaio, dei giardini che ha creato e che continua a far crescere.

img-20171022-wa0003Laureato in scienza della formazione, giardiniere che ha creato e continua a curare il nostro spazio verde, ha nel tempo riallacciato il filo tra una vasta conoscenza di piante, forest garden e vivai e il vissuto esperienziale dei più piccoli. Questo ci ha permesso di pensare ad una vera aula verde dove i bambini possono fare esperienze graduali, a contatto con una natura sicura e pensata per poi acquisire quegli strumenti personali per esplorare un po’ più in là.

L’idea di invitare Paolo è nata dalle tante domande soprattutto delle nonne e dei nonni che venendo a prendere i bimbi spesso ci chiedono che pianta è che fa quel fiore particolare o riconoscono una varietà a noi poco nota e ci raccontano della loro infanzia in campagna o in collina. Oltre  che da scambi avuti con educatrici di altri servizi per l’infanzia che magari hanno a disposizione spazi verdi immensi e alberi piuttosto vecchi ma si stupiscono della ricchezza che in pochi anni si è creata nel nostro amato e piccolo giardino.

Durante l’incontro è stato davvero emozionante rivedere i luoghi più amati dai bimbi raccontati da Paolo arricchiti di dettagli e aneddoti. Parlarne insieme con altri educatori e fermarmi a pensare alle emozioni che ogni spazio, ogni pianta, ogni tana muove nei bambini è stato ci un viaggio nella mia esperienza di lavoro all’aperto.

Ci siamo fermati a pensare come la rosa senza spine che è cresciuta immensamente creando una tana nascosta possa essere un luogo dove emozionarsi e sperimentare la paura, o magari l’intimità di una chiacchierata con l’amico o anche una avventura per soli coraggiosi.

Arrampicarsi sul salice giapponese e legarvi corde per saltare o dondolare ha preso nuovamente il sapore di un racconto come se mi trovassi in un giardino segreto, forse un po’ magico e il tunnel di salici potesse diventare la nostra entrata nascosta.

Grazie a Paolo per la passione che lascia sempre traspirare nei suoi incontri e alle persone che sono venute a conoscerci con interesse e spontaneità.

Un piccolo gruppo ma davvero un bel inizio per i nostri eventi futuri.

Nella pagina di Nido Aperto e su fb (Atelier dei Piccoli Villaggio) troverete i prossimi incontri con relatori e temi sempre differenti.

Un buon inizio a tutti.

Pamela