Parlare di “emozioni” con bimbi piccolissimi è una sfida e una gioia. A volte crediamo che le emozioni siano una prerogativa dei “grandi” perché sappiamo descriverle, parlarne, usarle…o più spesso perché ci condizionano, ci lasciano confusi o imbarazzati.
Prendere un titolo “Emozioni”, e sfogliarlo con loro è una avventura.
Se abbandoniamo per un attimo la presunzione di conoscere il loro mondo e se proviamo a non sottovalutare la pienezza che esprimono in quelle poche parole che conoscono, allora è impossibile non divertirsi e stupirsi soprattutto delle molte espressioni che fanno e delle loro domande.
Dade: “Emozioni! Ecco un pesce gioioso. E qui ecco una pagina tutta gialla…gialla come?”
Bimbi: “il sole! I limoni! Il bello!”
Dade: “ecco un bel pesce felice!” tutti sorridono
Bimbi: “E’ rosso.” “come gli occhiali della dada” “come la pimpa” “ come una mela”
Dada: “Ecco un pesce spaventato. Nuota nel … nero”
Bimbi: “Nero come il buio!” “Dov’è la sua mamma?”
Dada: “Ecco un pesce orgoglioso”
Bimbi: “E’ un po’ rosso in faccia. Ha il rossetto?” “Ha il vestito rosa come il mio!”
Dada: “qui c’è…un pesce f u r i b o n d o! “ Silenzio.
Bimbi: “Perché? Vuole andare dalla sua mamma?” “Fa i capricci?”
Dada: “Ecco un pesce soddisfatto!” ”Nuota in una pagina arancione…come?”
Bimbi: “Le albicocche!!” Le ho mangiate oggi con papà e fratellino”
Dada: “Ecco un pesce coraggioso”
Bimbi: ”Perché?”
Dada: “perché è molto piccolo ma nuota nel mare grande”
Bimbi: “non ha paura?” “dove sono i pesciolini?”
Dada: “nuota nell’azzurro come..?”
Bimbi: “le onde!” ”Non scappa. E’ molto bello”
Terminato di leggere e guardare i pesci, ogni bimbo ha avuto un foglio azzurro dove disegnare. Hanno immediatamente preso i colori ridendo e raccontando cosa stavano facendo. C’è chi ha fatto il “mare in tempesta” e solo dopo ha aggiunto un piccolo pesce rosa mostrandolo orgogliosa al papà.
C’è chi ha disegnato un branco di pesciolini e chi un grande pesce tutto rosso.
Quante emozioni abbiamo provato oggi!!
Pamela
Ecco: il disegno del mare in tempesta. Era così burrascoso che c’era anche i buchi. Allegherò al disegno di Anastasia, il vostro racconto.
Silvia