Un lunedì come tanti eppure è una giornata di lutto nazionale per i terremotati.
Anche il tempo sembra triste, il cielo carico di nuvole non ci permette di andare in piscina.
Forse non possiamo spiegare ai bimbi che un minuto di silenzio significa rispettare la sofferenza altrui, ma possiamo invece condividere insieme un cerchio in cui il silenzio diventa un modo per stare in ascolto.
Di cosa?
Di quella emozione che ci travolge quando si è parte di un cerchio…
Del tamburo che tiene un ritmo antico, vicino al rumore dei passi dei bimbi quando corrono e saltano, che si allinea col battito del cuore…
Della luce e del calore della candela che crea una atmosfera di attesa e di pienezza…
E’ allora possibile tutti insieme pensare al nostro amico, il Drago Aidar, custode della nostra amata Terra. Metterlo al centro del cerchio, circondarlo con la terra del nostro giardino, col l’acqua della pioggia, col suono portato dal tamburo, col calore delle sue fiamme, accendere un bastoncino profumato e dedicargli la nostra canzone preferita.
“C’è un albero piantato in mezzo al prato…” per ricordarci che Aidar forse adesso è un po’ sofferente, che la sua coda ancora non è guarita, ma ci vuole bene e noi a lui e gli alberi là fuori sono rigogliosi e pieni di gioia.
Allora possiamo scatenarci in un ballo ritmico ridendo e saltando, con tamburi e maracas…
e alla fine, soddisfatti, disegnare con mille colori i cartoncini neri che si impregnano delle loro danze matte!!
Pamela
il più bel “minuto di silenzio” che mi è stato raccontato.