Stamattina i bimbi sono molto felici!

Finalmente in tanti stanno rientrando da periodi più o meno lunghi di assenza e si ritrovano, si festeggiano facendo la tromba con la bocca, ridono e si cercano.

E’ tanta l’energia che si muove e qualcuno ha bisogno di scaricarla anche nel corpo correndo, parlando forte o sbattendo i mattoncini di legno contro il muro.

Certo non sono proprio i modi più adatti per iniziare un gioco condiviso in Oceano… eppure questa voglia di fare qualcosa di insolito e forte si sente e non possiamo ignorarla. Un bimbo ci fa notare che i legnetti hanno lasciato del colore sul muro e sembra proprio un bel disegno. “Ma così si rompe tutto” aggiunge una bimba, preoccupata.

E se continuassimo il disegno con i gessetti colorati?

Disegnare sul nostro muro! Riempirlo di colori forti, di linee, di cerchi, di macchie!

Tutti partecipano seriamente, condividono lo spazio limitato dove prende forma la nostra opera a più mani. Nessuno spinge, nessuno urla o corre.

Usare il colore ha catalizzato l’energia del gruppo.

Qualche bimbo si colora la mano o i vestiti o colora le dade!

Alcuni si preoccupano di ripulire i tappeti,  lo specchio e, con  grande attenzione, attorno alle prese e agli interruttori!!!

“Dada, disegni un albero?” Allora chiamiamo la dada Elena e nel muro cresce un albero con frutti colorati e originali. “che bello! B
rava dada”

Ora però ci laviamo le mani per benino e facciamo un cerchio per cantare:

“Indovina in mezzo al prato cosa c’era?”

“Cosa c’era?”

“C’era… un albero!!”

Dada Pamela