Proponiamo spesso Il Gioco Euristico, una forma di gioco, che consiste nel dare ai bambini oggetti di diversa natura, sempre nuovi e interessanti (difficilmente acquistabili nei negozi di giocattoli) ma che potete trovare piuttosto nelle vostre case: bottoni, fili, perline, tappi di sughero, anelle delle tende , cestine, scatoline, tappi di plastica e via dicendo.
Non esiste un unico modo per attuare il gioco euristico perché ciascun bambino ha il proprio.
In questo modo i bimbi liberanola loro creatività. Non ci sono consegne, non ci sono giochi, materiali strutturati: in uno spazio raccolto vengono sistemati i materiali. I bimbi ( a piccolo gruppo) sanno che possono usare tutto e che sono liberi di decidere come e quando.
Le regole sono poche: non ci si fa male e quando si è finito di giocare, si riordina insieme (questa fase fa parte del gioco euristico).
Pochi giorni fa ho deciso di proporre questa attività ad un piccolo gruppo di “grandi”. Il materiale proposto non era del tutto loro conosciuto.
Ho visto dei bimbi interessati, curiosi, capaci, creativi e rispettosi delle regole e degli interessi dell’amico che gli era accanto. Hanno condiviso, riso, curiosato tra le mani degli amici che han creato cose diverse ma altrettanto affascinanti.
C’è chi ha scelto il tessuto migliore per poi “ricamare” con il filo preferito, c’è chi ha scelto i tappi del proprio colore per poi creare un sentiero su cui ballare e chi ha trovato un bottone speciale su cui costruirci un palazzo… “piccolo per i bimbi” mi ha detto.
Poi c’è stato chi si è concentrato a infilare uno sopra l’altro dei tappi ( sarebbero la parte finale delle scope di plastica) alternando il blu con l’azzurro e poi c’era chi, scoprendo delle “cose bellisssssssime” , ha voluto subito condividerle con l’amica di sempre, per poi capire che da lì il Mondo si vede meglio!
Dada Roberta
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