Per esserci un dentro deve esserci un fuori

e allora bimbi andiamo in gita… ci  armiamo di cappelli, giacche, scarpe e zainetti ed iniziamo la nostra avventura.

Perché una gita non è solo teatro, non è solo un parco, non è solo una passeggiata, una gita allena lo spirito di avventura, permette di sperimentare la libertà, aiuta a coordinarsi con gli altri.

 

La scoperta è che fuori è fondamentale mettersi d’accordo su quel che vale per il gruppo, le regole condivise, la responsabilità di aiutare l’amico.

bambini al laghetto

E quindi andare fuori, andare in gita, non è solo partire con un trenino di bimbi verso un mondo in parte ignoto ma è un’avventura dentro di sé, alla scoperta delle proprie sicurezze e dei propri timori, del coraggio di entrare e della prudenza di aspettare, di quella piccola difficoltà in più, necessarie per crescere insieme.

 

E poi c’è una grande dose di curiosità, in questo fuori dove le cose a volte si ribaltano, dove si corrono dei rischi, ci si mette in discussione, ci si fa delle domande guardando dal finestrino del pullman: “ Il mio fratellino è nato in quell’ospedale, forse anche io?” …“ questa sembra la strada che faccio per andare a casa..”,“ Ma passiamo sui vagoni del treno? Ah no, c’è il ponte…”

bambino su tronco

 

Il tutto diventa un viaggio senza meta, dove l’unico obiettivo è che i bambini si divertano, con il loro modo di stare al mondo, con la loro autodeterminazione nel ridere e scherzare  e nel sedersi ed ascoltare.

Perché i bambini fuori sono  apprendisti attivi e capaci nel cercare risposte di senso al mondo che li circonda, nel dialogare con esso attraverso  la condivisione con noi e nell’organizzarlo e rappresentarlo mentalmente in maniera creativa.

Ecco che ogni volta che possiamo andiamo in gita, apriamo le porte al mondo che da fuori ci arricchisce, ci scombussola, ci stanca ma ci nutre e noi portiamo la nostra magia per cambiare quel pezzettino di mondo incontrando le persone, facendo domande, ascoltando, lasciandoci osservare mentre cantiamo o sperimentiamo e cogliendo un sorriso.

bambina paperette

Perchè uscendo ci ricordiamo che non siamo separati, non lo è il Nido dalla Materna, i bimbi dalle dade, non lo siamo dal prato dove correre, dagli alberi che danno ombra e possibilità di gioco, dalle persone che incontriamo e che a volte ci accolgono nel loro spazio.

Allora andare in gita è anche imparare ad aprire gli occhi, a fidarsi, a scegliere cosa va bene per noi e cosa no e ad abbracciare il mondo per crescere come persone competenti, felici e libere.

Un grazie a Marco che ha dato immagini alle nostre parole in modo splendido.

Buone gite in questi giorni di festa, che possano i vostri passi essere leggeri e gioiosi anche quando la paura del nuovo per un po’ ci cammina affianco.

bambini al laghetto

Dada Tati, dada Pamela e tutte le dade dell’Atelier dei Piccoli vi augurano BUON ANNO