Qualche giorno fa a scuola abbiamo incontrato il Fuoco!

Papà Fabian è venuto a trovarci e ha portato trami e tronchi per fare un falò e un impasto liscio e soffice per fare il pane…

Mentre si sistemava nel giardino grande, eravamo tutti in trepida attesa nell’altro giardino, sbirciando  pieni di emozioni e di curiosità.

All’improvviso ecco un suono ritmato e forte: Bimbi, il tamburo ci chiama, andiamo!

Come se fosse una cosa di ogni giorno, TUTTI i bimbi hanno lasciato qualsiasi cosa stessero facendo e senza necessità di ulteriori indicazioni si sono seduti in cerchio, intorno alla catasta di legna, richiamati dal suono ancestrale dei tamburi.

Vederli è stata una emozione immensa.

Come una piccola tribù, una grande famiglia, un gruppo intimo e competente, si sono sistemati in silenzio, uniti da qualcosa di profondo e ancora così vivo nel loro sentire.

Fabian ha spiegato che avremmo acceso il fuoco e cotto i panini su lunghi bastoni, proprio sulla fiamma.

Come in campeggio!

Le fiamme erano alte e caldissime, stare vicino era davvero difficile e serviva aiutarsi l’un l’altro, andare spesso a rinfrescarsi il viso e soprattutto saper gestire l’attesa!

Tra chiacchiere, pause, domande, un po’ di suoni di tamburi,  corse alla fontana per bagnarsi e bere… ecco i primi panini pronti.

Sono una meraviglia. Sarà che li abbiamo cotti noi, che ci è costata fatica ma anche tanto divertimento, sono la cosa più buona del mondo!

Ma papà Fabian come fai a fare un pane così?!

Insieme abbiamo condiviso quelli pronti e ci siamo scambiati i posti intorno al fuoco, i più temerari sono rimasti fino alla fine e il calore del fuoco e del sole lo abbiamo sperimentato davvero tutto: forza, energia, potenza, paura, fascino… una esperienza grandiosa nella sua semplicità, che ci ha riportato ad una maniera naturale di cucinare, di preparare e di condividere.

 

Poi abbiamo portato il pane pronto ai bimbi del  nido e alle altre dade, nutrendo tutta la tribù !!

 

Grazie di cuore, una esperienza davvero preziosa, da rifare sicuramente … magari a novembre :-)!

 

dada Pamela