C’è un mondo là fuori.

C’è un mondo anche se noi adesso non possiamo esplorarlo come prima.

Poco tempo prima della chiusura, con i bimbi grandi della materna abbiamo iniziato un gioco: prendiamo il libro delle mappe, e guardiamo, osserviamo…

Cos’è questo insieme di colori, di confini di parole che qualcuno dei bimbi riesce già a leggere?

Europa Settentrionale, Europa Meridionale, Asia Occidentale, Africa… Nord, Sud, Est, Ovest. Giochiamo un po’ con queste parole strane, punti cardinali, troviamo il nord. Giochiamo a perdere la bussola. Ma si torna presto a guardare le mappe, perchè questi animali disegnati sopra attraggono troppo.

Che buffi che sono, alcuni in realtà fanno un po’ paura, come il coccodrillo, che si trova in Africa… ma affascinano anche: quanti bimbi rimangono a guardare la tigre, oppure un ghepardo, un felino che richiama la forza, la velocità.

E’ affascinante tutto questo quindi partiamo, con le parole: dove siamo noi bimbi?

Partiamo alla ricerca di uno stivaletto piccolo piccolo dentro ad un mondo così grande. Alcuni bimbi notano come sia piccola l’Italia, nonostante dentro abbia così tanto e di così tanto valore. Dentro c’è la casa con mamma e papà e i fratelli. Dentro c’è il mercato che stiamo visitando, dentro c’è l’asilo con il suo giardino, i suoi giochi, le sue stanze e le dade. Dentro c’è una quotidianità.
Poi una domanda: Dada lo sai che sono stata a Boston? E un’altra: dov’è?

Quindi lasciamo casa per andare a cercare Boston, che su questa mappa non è segnata perchè qui si trovano solo gli animali del mondo. E proviamo ad immaginarla con l’aiuto della dada, sarà qui? Sarà là? E parte un gioco buffo: dov’è Milano? Dov’è Philadelphia? Dov’è l’Australia? Lo sai Dada che ci sono gli incendi lì?
Si bimbi lo so, parliamone.

Hanno le idee chiare i bimbi, con leggerezza passano dalla geografia, alle esperienze personali, per poi elevarsi a discorsi grandi come l’inquinamento, gli alberi, gli animali…

Ci stiamo spingendo lontano bimbi, ed è quasi ora di tornare all’asilo, perchè non farlo con un disegno libero?

Ognuno ha un grande foglio, sceglie un unico colore a tempera molto diluita e disegna il suo viaggio per il mondo, la sua personale mappa. Torniamo qui attraverso la gestualità colorata che ci permette di tornare piano piano a dove siamo ora, sul pavimento, con il sole che entra dalla finestra, il salice che saluta da fuori.

“Dada, quando andiamo a fare merenda?”.
Eccoci, pronti, siamo tornati tutti, andiamo!

 

Dada Francesca