Nicola Smee per Apejunior ha creato un libro dal titolo “Faccia Buffa”.

Quanti di voi lo conoscono?

Questo libro è nato esattamente nel 2006 e all’Atelier è stato amato da subito. Abbiamo attualmente due versioni. Una “storica” e anche molto vissuta dalle mille volte che l’abbiamo sfogliata e l’altra, come da ristampa, con colori diversi di copertina. Questa nuova copia si è inserita nel prestito mensile dei libri dell’Atelier.

La storia è semplice, un’avventura di un bimbo con il suo amico peloso a quattro zampe che abbiamo chiamato “salsiccia” (questo fa sempre tanto ridere i bimbi!) ambientata in un parco. Apparentemente tutto procede giocosamente e serenamente ma… ad un tratto cosa succede? Chi arriva?

Si avvicina un orso… ruba la palla con cui i due piccoli amici stavano giocando e prima del finale a sorpresa… sono rappresentate le emozioni e le relative espressioni facciali che il piccolo protagonista si trova a vivere.

Il protagonista del libro, per noi è Fernando! Lo so lo so…vi starete chiedendo ma dove è scritto?

La dada Ilaria alla prima lettura battezzò simpaticamente e affettuosamente il protagonista con questo nome e da allora… per chiunque entri all’asilo… lui è Fernando!

I bimbi conoscono molto bene questa storia e i grandi della Materna la raccontano spesso ai piccoli… a volte senza averlo tra le mani… ma con ricordo e fantasia. Sono momenti speciali e unici e noi li osserviamo con molto affetto… e se vicino c’è uno specchio il gioco continua e continua… fino a discutere per il proprio spazio davanti allo specchio.

Si succede anche questo!

 

Ma passiamo al libro e al suo valore.

Estremamente semplice e didascalico, Faccia Buffa è uno di quei libri (davvero azzeccati) che si rivolgono ad un pubblico di bambini collocati nella fase prelinguistica (o subito dopo), con l’intento di migliorarne l’espressività, quella non verbale.

Se quasi tutti i bambini imparano fin dai primi mesi a riconoscere un volto sorridente e a sorridere di rimando, è intorno all’anno e mezzo che l’apprendimento delle prime parole si accompagna ad una volontà di migliorare la mimica facciale.

Privo di pretese altisonanti o di secondi fini morali, Faccia Buffa è esattamente una sorta di manuale delle basilari emozioni e delle espressioni facciali che le denotano, strutturato per aiutare il bimbo a capire cosa significa una data posizione della bocca, delle sopracciglia, una fonte corrucciata o una particolare inclinazione dell’arcata sopraccigliare.

Per i bimbi più grandi dove tutto questo è ben consolidato e interiorizzato la storia prende altre sfumature e i dettagli della fantasia creano curiosità e permettono anche a questo libro “da piccoli” di essere condiviso e vissuto.

Senza dubbio però le pagine cartonate e gli angoli smussati lo rendono un ottimo amico per i lettori più piccini. In tutta autonomia!

Ecco perché lo si preferisce anche come libro da lasciare direttamente tra le mani dei piccoli.

L’autrice dicevo, contestualizza le diverse emozioni grazie alla storia, in quanto l’immedesimazione permette di vivere il sentimento e non solo giocarci in una sorta di mimo un po’ forzato. Ma i bimbi apprezzano molto e diventa naturale alla fine, provare ad imitare Fernando, con grandi risate e nuove facce da inventare.

Infatti l’ultima copia di tavole nel libro riassume le espressioni facciali incontrate nel corso della storia, ma senza contesto, e mostra un piccolo specchio che invita il bimbo ad osservarsi mentre cerca di fare più facce buffe possibile.

Questo è il momento che i bimbi dell’Atelier preferiscono! E anche il più timido ed introverso di loro… nonostante non proponga una faccia buffa osserva gli amici e gli scappa un sorriso.

Provateci anche voi a casa! Specchio alla mano e inventate facce buffe!

Buon divertimento!

 

Dada Roberta