Ogni età ha le sue “gite” e quando gli inserimenti sono finiti, passettino dopo passettino, anche il nido inizia a uscire dal cancello, di volta in volta sempre un po’ più lontano..

Di solito avevamo il grande aiuto della piscina, verso cui andavamo ogni settimana insegnando ai più grandi a tenersi la manina e a seguire l’amico che sta davanti, e ai più piccoli a rimanere attaccati al passeggino, ma in quest’anno così strano e pieno di cambiamenti come si fa?

Si fa lo stesso una passeggiata 🙂

si può andare a salutare la nostra amata piscina, augurandole di riaprire presto, per poi fermarsi poco dopo nel campo grande da calcio che offre tanto spazio a mille corse matte!
Bisogna partire prestino però: sembra vicino ma la routine degli spostamenti è tutta da ristabilire e non possiamo dimenticare maglioni sciarpe e cuffie perché anche se c’è un bel sole l’aria inizia a essere frizzantina!
Fatte le coppie, strette le mani e ripassate le regole di massima (sintetizzabili nella più sovrana “ascoltiamo sempre le dade!”) si parte, ed è buffo vedere come la loro euforia si mescoli a sguardi attenti, consapevoli di star facendo una cosa speciale, decisamente “da grandi”!
Varcato il cancello gli animi si distendono e c’è chi subito inizia a raccogliere i sassi del parcheggio o a cercare di giocare in equilibrio sul ciglio del marciapiede: tutti giochi bellissimi, ma non è il nostro obiettivo di oggi, ne abbiamo uno ancora più speciale quindi.. In marcia!
Nonostante siano bravissimi e la tanta allegria ci appare evidentissimo quanto la mancanza della piscina (per qualcuno da febbraio dell’anno scorso) abbia fatto perdere loro non solo il contatto con l’acqua, ma anche quel pezzetto di autonomia così prezioso in queste occasioni: qualche mano si stacca e con molta fatica si riesce a seguire l’amico davanti, più spesso qualcosa di interessante cattura l’attenzione di qualcuno, che tira come un cagnolino al guinzaglio l’amico che ha per mano e in un attimo la nostra “fila” si disorienta e separa.. così ci si ferma, si rispiega, si riparte, e così via, fino al campo da calcio!
Appena arrivati è subito esplorazione, proprio come nel nostro giardino: i bimbi non ricordano di esserci già stati tanto tempo fa, così riscoprono la tana di fili rossa, la stradina di mosaico tutta colorata, la pecorella di pietra bianca, i sassolini, la fontana, qualche cartaccia e bicchiere qua e là.
In tutto questo indaffararsi c’è spazio per tutti: per chi non si sente ancora tanto tranquillo in questo spazio così nuovo e grande e rimane negli immediati paraggi con gli occhi puntati sulle dade, e per chi invece si spinge immediatamente fino all’ultimo centrimetro del confine! 
Rivediamo così alcune dinamiche che si ripropongono al nido: bimbi che si “lanciano” senza pensarci due volte verso le nuove proposte che gli facciamo (attività, spazi, canzoni, libri) e bimbi più diffidenti che invece impiegano più tempo a lasciarsi andare totalmente alla guida delle dade..
Dopo tante corse a perdifiato ci si sente un po’ guastafeste ma il tempo vola ed è già ora di ricominciare il nostro cammino di rientro “a soste”, e così “CRI CRI CRI TUTTI QUIIII!!!
Bimbi dobbiamo tornare all’asilo che la dada Sonia ci starà già preparando la pappa! “
 
Ciao Pratone, torniamo presto!
dadaTittiBi