Tutti noi sappiamo quanto l’attività motoria sia importante nella vita quotidiana, e ci rendiamo conto di come l’ambiente domestico sia generalmente il meno indicato a praticarla, spesso fatto di spazi troppo stretti o pieni di ostacoli.

E se per ragazzi e adulti movimento è innanzitutto sinonimo di salute, per i più piccoli è anche gioco, relazione, vera e propria fonte di sviluppo sensoriale e apprendimento: è ormai noto infatti che sin dalla più tenera età incoraggiare la libera espressione del corpo e dei movimenti aumenti la consapevolezza fisica ed emotiva, favorendo le competenze cognitive e via via linguistiche e sociali.

Sarà forse anche questo uno dei motivi per cui scegliete di portare nel nostro asilo i vostri bimbi: un asilo con un giardino pieno di alberi su cui arrampicarsi, ‘incastonato’ in una palestra, in cui basta attraversare il parcheggio per arrivare alla nostra amata piscina, non potrà che essere un nido che pone grande attenzione anche all’aspetto motorio.. ed è proprio così: noi dade dell’Atelier siamo consapevoli che correre, saltare e ballare scatenati cantando una canzone oggi sosterrà domani la cretività, la parola e tutte quelle attività che riguardano la più minuziosa e attenta sfera della motricità fine e della coordinazione oculo-manuale.

Quando abbiamo riaperto l’asilo dopo il lockdown sapevamo che l’aspetto motorio sarebbe stato più di ogni altro anno importante, e che dopo un periodo di limitazioni e grande agitazione avremmo forse dovuto “recuperare” qualcosa: con l’arrivo dei bimbi (e della psicomitricità) ne abbiamo avuto esatta conferma!

E’ stato bellissimo e molto interessante per noi vedere come uno dopo l’altro, ognuno col suo tempo, si siano diretti verso una vera e propria “liberazione del corpo”: dapprima in giardino o nella nostra palestrina fra mille corse matte spesso accompagnate da urla e risate, poi nella danza, dove le suggestioni della musica hanno iniziato ad accompagnare le emozioni al movimento, per poi arrivare a percorsi motori sempre più complessi e articolati, dove l’insegnamento non è la performance o la competizione, ma imparare a rispettare l’altro e il proprio turno, senza spingere, a cambiare strada se qualcosa non va, ad accettare di perdere l’equilibrio, a sapersi prendere una pausa quando l’eccittazione è troppa da riuscir a controllare, a rialzarsi quando si è pronti, a sorridere compiaciuti quando dopo tanti tentativi si riesce ad arrampicarsi, a rotolarsi, ad attraversare tutto il tunnel che in fondo non è poi così buio, ad appoggiare il culetto quando il salto è davvero ancora troppo alto, e a rimettere tutto a posto quando i giochi sono proprio finiti e i pancini pronti per andare a mangiare la pappa!


..E ora? Come qualcuno di voi ha già notato a casa stanno arrivando le ‘capriole’, coi suoi movimenti complessi e pieni di fiducia nel lasciarsi capovolgere e trovarsi col mondo sotto-sopra! C’è chi è già espertissimo e sa già farle da solo, c’è chi ancora non si fida e chi invece si diverte ma vuole ancora un aiutino, e la bellezza è anche questa: aspettarli sapendo che arriveranno, ognuno a modo suo.
Nel frattempo, attendo ormai con impazienza che la nostra piscina riapra, così da poter tornare a fare i nostri ‘salti grandi’ e le nostre capriole anche abbracciati dall’acqua, proprio come ci è sempre piaciuto tanto.. che dire, speriamo presto!

Buone corse scatenate!
dada TittiBi