Qualche giorno fa i bimbi della materna sono tornati in gita al Parco dell’Arboreto. Con noi il dado Paolo, come affettuosamente chiamiamo da anni.  Il nostro giardiniere, classe 65, bolognese, perito agrario e una laurea in Scienze della Formazione. Con noi guida, educatore, amico, esploratore, presenza speciale che ci accompagna alla scoperta di questo meraviglioso parco. Per la seconda volta, perché la natura e la sua bellezza cambiano e crescono proprio come noi… e allora a distanza di qualche mese ci siamo riorganizzati e ci siam tornati!

L’Arboreto diventa un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. La mattina ci ritroviamo alle 8 e 30 e salutati mamme e papà, pronti con lo zainetto in spalla inizia la nostra avventura.

Un’oasi di quiete e di bellezza, dove piante ornamentali, provenienti da altri paesi crescono in armonia accanto alle specie nostrane.  

Le cavedagne ( le strade sterrate di servizio agli appezzamenti coltivati, superfici improduttive ma funzionali alla gestione delle colture) e i filari di un tempo, tipici della nostra campagna sono stati volutamente conservati e si sono splendidamente armonizzati con altre specie esotiche.
Così durante questa bella passeggiata, usando tutti i nostri sensi, abbiamo scoperto specie dai nomi strani, alberi che parevano appartenere a una famiglia e invece appartenevano a tutto un altro genere, abbiamo trovato rifugi, tane e rami in cui arrampicarci.

Abbiamo trovato fiori e bellissimi colori, ombra dove ripararci e leggere un libro, ma anche dei piccoli tronchi dove improvvisare battaglie vivacissime. Abbiamo camminato, cantato, scoperto, riso, abbiamo corso e fatto mille domande al nostro dado che con la sua infinita conoscenza ci ha raccontato le meraviglie di questo parco di com’era e di tutta la sua ricchezza, delle sue giornate in compagnia della famiglia e dei giochi che i suoi bimbi facevano proprio tra quegli alberi.

Stanchi e affamanti ci siamo fermati per far merenda, riposarci, chiacchierare e riprendere le energie per arrivare alla Fattoria Urbana.

La seconda parte della gita prevedeva proprio la visita alla Fattoria Didattica.

Ad accoglierci Francesca ed Emma che ci hanno raccontato le meraviglie del luogo e dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata visitando tutti gli orti , annusando, toccando, ricordando i nomi delle piantine e chiacchierando… paragonando ciò che vedevamo a ciò che nel nostro orto abbiamo piantato! All’asilo il nostro orto ha preso forma e i bimbi ne sono entusiasti!

Il nostro viaggio continua con la conoscenza degli animali che la fattoria ospita.

Ci fanno ridere, altri ci incuriosiscono, altri ci spaventano un po’… ma la parola d’ordine è la curiosità! Conosciamo così due galli e quattro galline, sei oche, un tacchino, nove tartarughe, una mucca, due caprette e un asinello. I bimbi erano felicissimi di questi “nuovi amici!”

Per non farci mancare nulla prima di tornare a casa ci siamo divertiti a dipingere un piccolo vasetto di cartone in cui abbiam messo terra e semini dei fiori, di quelli speciali che attirano le farfalle. Il tutto da portarci a casa come ricordo di una giornata all’avventura, una giornata in Natura!

 

Grazie di cuore a Paolo Tasini https://attraversogiardini.it/  per accompagnarci in queste esperienze e alla Fattoria Urbana http://www.circolofattoria.it/  per l’ospitalità e ovviamente grazie a voi bimbi, con gli occhi pronti a nuove scoperte e il cuore sempre aperto a nuove emozioni.

 

Dada Roberta