Quanta gioia riuscire a rifare questa gita! E come è stato tentennante fino all’ultimo il nostro partire… ma poi tutto è andato a meraviglia e ci siamo goduti ogni istante con intensità, presenza, leggerezza e spirito di avventura.

Prima delle chiusure e riaperture, dei tempi irrequieti e incerti, la gita la mare con tutta la materna era pian piano diventato una rituale. Molti bimbi arrivavano fino a quel giorno di giugno  per poi partire per le vacanze o per nuove esperienze estive, ma la gita non si poteva proprio perdere!

La preparazione dello zaino la sera prima, la partenza dalla stazione centrale salutando mamma o papà, l’emozione di quell’abbraccio e quel “divertitevi”, l’immancabile foto di gruppo con dietro i treni e poi le scale su e giù per arrivare ai binari…

Quest’anno non avevamo tutta la memoria dei due anni precedenti di grandi e medi che ci erano già stati e che ci facevano da apripista ma sarebbe stata una avventura di nuovo da reinventare, con meno esperienza di uscite sulle spalle e tanta curiosità di tutti.

Ci abbiamo pensato a lungo e la data è stata spostata più avanti per darci il tempo di preparaci..- alla fine abbiamo deciso che era meglio che per i bimbi del primo anno ci fosse una gita dedicata a loro, pensata e vissuta sul loro ritmo, sui loro tempi e bisogni per poi arrivare il prossimo anno a questa esperienza più grande, davvero pronti a godersela.

E allora eccoci: 3 dade, una ragazza che fa tirocinio che ci accompagna con l’entusiasmo della prima volta e 16 bimbi medi e grandi, tra timori e gioia!

Appena le 8,30 ma già l’eccitazione è alle stelle!

E ci aspettano  due ore di treno per arrivare a Misano Adriatico, con le persone che ci guardano incuriosite, ci chiedono dove andiamo o da dove veniamo, a volte scappano ai nostri canti e giochi rumorosi… c’è chi tra noi tiene il conto delle fermate e sa tutti i nomi a memoria e controlla che non ci sbagliamo! C’è chi chiede continuamente se siamo arrivati e vuole prepararsi a scendere, chi ha fame, sete e si annoia!

Due ore seduti, senza telefonini e simili, ma inventando come passarci il tempo e divertirci e perchè no…annoiarci e sonnecchiare, imparare ad abbassare la voce e tener i piedi giù dai sedili, incontrare gli altri e stupirci!

Questa la grande possibilità di una gita.

Quando scendiamo, in lontananza già si vede il mare! Eppure ci mettiamo  ancora un po’ per arrivare: ci sgranchiamo le gambe in una bella piazzetta, riempiamo le borracce alla fontana, facciamo merenda e le dade a turno prendono il caffè in un barettino molto accogliente che permette così anche ai bimbi di andare in bagno nel frattempo.

E poi l’ultima camminata per mano, in fila, passando tra negozietti e famiglie in vacanza, biciclette e gelaterie interessanti. Arrivati al mare  colonizziamo un bel pezzetto di spiaggia libera creando ilarità nei vicini di telo e allerta nei bagnini, per questo gruppo di bimbi … in realtà piuttosto disciplinati e autonomi!

In fila per  mettersi la crema solare e i braccioli e via!! Corse, spruzzi, risate, inseguimenti, nell’acqua fresca e piacevolissima. Noi siamo dei veri pesci e potremmo nuotare e godercela molto di più ma i bagnini ci tengono d’occhio davvero da vicino e così ci divertiamo a fare i tuffi dalle braccia delle dade  e non dagli scogli e cercare conchiglie.

Essere al mare in meno bimbi e non troppo piccoli ci permette tempi più dilatati per prepararci e passare da una proposta all’altra, godendoci ancora più pienamente il momento.

Sono passate meno di due ore ma dobbiamo ripartire per spostarci alla pineta dove mangiare la piada tanto desiderata. Il percorso è molto piacevole tra fontane speciale, ricche di disegni mosaicati dove rinfrescarci. Nella pineta aspettiamo tanto ma almeno si può giocare liberamente e al fresco.

Accidenti è ora di ritornare a prendere il treno ma ci siamo perse così il tempo per il gelato! Come fare? Serve una soluzione veloce ma uqualmente interessante …e allora 6 mega granite alla fragola e al limone vengono suddivise e gustate come una prelibatezza.

Il treno ci aspetta e nonostante l’annunciato sciopero che ci aveva fatto tremare in partenza, partiamo puntuali alle 15.45 per tornare a Bologna.

Durante il  ritorno la stanchezza prende finalmente spazio, chi dorme, chi chiacchiera, chi non riesce ad uscire dall’eccitazione della giornata e continua a scherzare e ridere… ma una volta al binario gli abbracci dei genitori sono la cosa più importante di tutte.

Avremo tempo poi per raccontarci tutto nei prossimi giorni e rivivere la gita  nelle parole e nei disegni.

Per ora buon week end di riposo a tutti, dade comprese 🙂

 

dada Pamela