CALEIDOSCOPIO… la prima immagine che viene alla mente è un gioco di luci e specchi che crea come per magia  immagini indefinite, surreali, che ispirano meraviglia e che difficilmente si possono definire davvero. Uno scientifico e articolato strumento di specchi, di immagini  speculari e “proiezioni”.

Cercando il suo significato metaforico troviamo questa definizione: “ che ha aspetti mutevoli”, “cangiante, fantasmagorico,multiforme, mutevole, variegato…”.

Il suo significato etimologico è   “osservare il bello”.

All’inizio dell’ anno, nel nostro cerchio di parola tra dade, abbiamo posto questa immagine al centro e scelto il tema che ci avrebbe guidato per tutto questo anno di sperimentazione del polo educativo. Un caleidoscopio di possibilità infinite, da scoprire, da ammirare, da accogliere con lo stupore di un bimbo quando si trova tra le mani una tale magia.

Un caleidoscopio di emozioni, create dai piccoli e dai grandi, di intensità differenti, di sfumature più complesse e più articolate, da saper accogliere con uno sguardo più ampio che abbraccia le nuove combinazioni che si andranno a creare.

Un variegato miscuglio di specchietti colorati come le dade e i bimbi che si ritrovano, rimescolano, separano e poi nuovamente si incontrano in altri intrecci creando ogni volta nuove diverse dinamiche e relazioni.

Tanta bellezza da saper apprezzare, contenere, guidare, mantenere in luce e anche, al bisogno, modificare e migliorare…cambiando piccoli frammenti dove serve, prendendo in mano e dando  direzione e ritmo a quel girare.

Cogliere le possibilità, guidarle ma soprattutto applicare il “pensiero caleidoscopio” , ovvero imparare ad osservare davvero  la realtà da un punto di vista diverso ogni giorno, ricordando che non è la realtà ad essere fissa ma il nostro modo di approcciarci ad essa… occorre allora lasciarsi permeare dalle possibilità e giocare come bimbi con la meraviglia, la magia, la semplicità e la bellezza alla ricerca di un continuo equilibrio nel movimento.

Dada Pamela