Durante la pausa dalla piscina, nei mesi invernali, il mercoledì mattina i bimbi della materna hanno sperimentato il laboratorio motorio nell’accogliente palestrina al primo piano.

La mattina verso le ore 10:00 la porta della palestrina si apriva lentamente e le teste dei bambini si intrufolavano per sbirciare l’allestimento della sala con i suoi materiali e capire quali sorprese ci sarebbero state quel giorno. I materiali e attrezzi usati erano i più svariati, da quelli più codificati come cuscini propriocettivi, coni, cerchi, tappetini e palle a quelli meno convenzionali e maggiormente destrutturanti come campanelli, sedie, stoffe, corde, ceste, piume e grandi cilindri di cartone.

In punta di piedi o quasi si entrava nello spazio adibito per metterci in cerchio e dare inizio all’avventura. E sì perché a frequentare l’Atelier dei piccoli capita spesso di entrare in mondi fantastici e creativi.

Attraverso i percorsi motori i bambini hanno potuto conoscere e sperimentare il proprio corpo nelle sue possibilità e capacità di movimento nello spazio, nel tempo e nella relazione con gli altri. Seguendo ogni volta una storia diversa hanno conosciuto luoghi, personaggi e animali.

Hanno “visitato” una casa tutta strana e particolare senza scale, ne tetto, ne letti ma con capacità di salti e saltelli, di arrampicate e rotolamenti sono riusciti ad entrarvi ed uscirvi senza difficoltà.

Un’altra storia li ha portati a ballare con tante farfalle colorate di forme e dimensioni diverse per trovarsi poi a trasportare, a coppie e con modalità differenti, (schiena contro schiena, fronte contro fronte, pancia contro pancia…..)  tanti “semi” da cui spuntavano fiori o “uova” da cui nascevano magicamente diversi animali che lungo percorsi di equilibrio tornavano alle proprie tane.

Hanno conosciuto i tre porcellini, i quali passeggiando nel bosco con orecchie attente e sguardi curiosi, hanno raggiunto le proprie casette con le più svariate andature. Sono arrivati ad un tunnel che li ha condotti in un prato dove fare capovolte di felicità.

I bimbi  sono stati divisi in due gruppi eterogenei al fine di limitare la formazione di situazioni competitive nella ricerca del gesto o movimento migliore e  performante e al contrario creare occasioni di sostegno e aiuto soprattutto in movimenti da svolgere a coppie,  dove i più grandi si trovavano ad interagire con i più piccoli.

Per far vivere queste esperienze motorie ai bambini abbiamo proposto un rituale di inizio che gli ha permesso di entrare in questo spazio fantastico attraverso l’ascolto e il ballo di una musica ogni volta diverso ma attinente al percorso proposto.

Così come in conclusione, passando attraverso un cerchio di parole e rilassamento, piano piano hanno lasciato il fantastico mantenendo però con sè l’esperienza e le possibilità motorie acquisite

La meraviglia è stata osservare come da un iniziale proposta portata da noi dade, si siano a poco a poco creati tanti percorsi differenti, uno per ogni bambino presente. Ognuno è riuscito a personalizzarlo dando un significato unico al movimento, riempendolo di una storia propria e arricchendolo di caratteristiche uniche.

Dada Lisa