”Leggiamo un libro?” Spesso ci chiedono i bambini, così tanto desiderosi di mettersi a sedere e ascoltare…per lasciarsi incantare…
Così, un libro è magia quando si apre… i bimbi si siedono e la bocca tace…
La storia inizia e siam tutti curiosi, racconterà di fate, di streghe o di mostri pelosi???
“e si formò perfino un mare con sopra una barchetta tutta per Max che giorno e notte si mise a navigare… e navigò in lungo e in largo, per mesi e mesi, infine, dopo un anno o poco più, giunse nel Paese dei Mostri selvaggi”
( Nel paese dei mostri selvaggi”)
Oppure chissà, parlerà di un’emozione sconosciuta, per riconoscersi in essa e ammettere di averla già vissuta!
“Ooops, credo che l’orso stia tornando con altri orsi… (faccia preoccupata)”
(Faccia buffa)
E ancora colori, forme, suoni, storie divertenti, che sanno rallegrare anche difficili momenti!
“Papà! Papà! C’è un mammut nel frigorifero!”
(Un mammut nel frigorifero)
Libri speciali che parlano d’amore, quello di mamma e di papà, o dell’amico del cuore…
“Ma l’amore si consuma? Se si scolla si riattacca? Se si rompe, se si strappa, poi si aggiusta, si rattoppa?Dice Maxi: < Non lo so, quel che penso io però è che sempre ti amerò >”
(Ti voglio bene anche se)
Oppure può diventare un essenziale accessorio, per costruirci attorno un laboratorio! E allora chissà che da un camaleonte, non si arrivi a lasciar colorate impronte… per ricordarci sempre, con profondo amore, che ognuno è perfetto col proprio colore.
“Tutti i suoi amici lo stavano aspettando. < Io sono me stesso >, gridò Pezzettino tutto contento. I suoi amici non erano sicuri di aver capito quello che Pezzettino intendesse dire, però sembrava felice. E così, si sentirono felici anche loro”.
(Pezzettino)
Un libro, sappiamo, è un oggetto prezioso, per chi fa passi avanti o chi invece a ritroso… che se a volte siamo colti da un grande spavento, quella storia ci dice che è solo un momento! Così quella grande paura “elefante” diventa un pochino rassicurante.
“Ah! Sei qui tu! Vieni che ti prendo! Forza, su, dentro nella scatola. E non muoverti più!”
(La Rabbia)
Cadenza, ritmo e suon di parole accarezzano, curano e scaldano il cuore… se poi la storia diventa “cantata”, sembra l’abbraccio di una dolce fata.
“E il giorno dopo ancora ne è nato uno tondo, un bimbo tutto mio, il più bello del mondo… e anche lui si sa, come tutti i bambini, ha dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini… e sulla punta del naso tre piccoli bacini”
(Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini)
Ma a volte anche un albo in silenzio ci vuole…e quello si sa, vale più di mille parole…
Insomma, il libro è sempre un utile strumento, per regalar quiete in ogni momento!
Però quel che in fondo ci piace davvero, è sederci insieme in un abbraccio vero…
Un abbraccio che nutre e scalda il cuore, rinforza legami, e dona amore.
Dada Giulia M
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