Come ogni anno a ottobre abbiamo iniziato il percorso con le bambine e i bambini della  materna, prima divisi per età simili e poi riprendendo gli incontri in primavera a gruppi  misti. A gennaio abbiamo iniziato a giocare con le bimbe e i bimbi “grandi “ del nido, di due e tre anni che ormai hanno preso confidenza sia con lo spazio della scuola che con tutte le  dade e sono pronti a esprimersi in questo gioco serio e divertente del teatro. 

L’incontro iniziava sempre con un cerchio (seduti sulle sedie piccole), a volte una canzone  introduttiva con l’ukulele e si concludeva con lo stesso cerchio dove si portavano al centro  alcune parole, alcune emozioni o una nuova canzone e ci si salutava in modo gioioso. 

Con le bambine e i bambini del nido i giochi proposti si basano su essenziali espressioni  corporee, come andare nello spazio e fermarsi, appoggiare e muovere i piedi in modi  diversi, far danzare le mani, i piedi, le spalle, trovare varie camminate, immaginare e  muoversi come alcuni animali. Abbiamo unito alle diverse parti del viso i sensi e ci siamo  divertiti ad aprire e chiudere la bocca, gli occhi, muovere il naso e tappare le orecchie con le  mani… e poi sono arrivate le varie “facce” unite alle emozioni e infine anche la “faccia buffa”! 

Verso la metà del percorso li accoglievo con il costume della pagliaccia Fischietta e qualche  incontro dopo è arrivato anche il naso rosso. Così Fischietta ha creato con loro una  relazione giocosa portando degli elementi semplici, come l’armonica a bocca, la sedia, la  pallina. La maschera ha intensificato la comunicazione non verbale che i bimbi dai due ai tre anni condividono con grande naturalezza. L’Atelier, nei sui percorsi, ha sempre utilizzato  come elementi di esplorazione giocosa degli oggetti di uso quotidiano come per esempio i  tubi di plastica di diverse misure e colori e allora la pagliaccia ha fatto tesoro della loro  presenza e ha proposto alle bimbe e ai bimbi il gioco delle “mille” possibilità di  trasformazione di un oggetto… e in questo loro sono sempre dei maestri!  

Hanno accolto i giochi proposti e la presenza della pagliaccia con grande curiosità e gioia e  con un entusiasmo rinnovato ogni volta! 

Con le bambine e i bambini della materna nel primo periodo attraverso i giochi proposti  sono state introdotte una alla volta parole come spazio, vicino, lontano, movimento,  attenzione, equilibrio, trasformazione, relazione, contatto, emozioni, ascolto. Tutto questo  attraverso il proprio corpo riconoscendo le varie parti, sentendo i piedi che appoggiano  sulla terra e provando a cambiare il movimento e l’espressione immaginando un animale o  un altro spazio come un lago ghiacciato, la sabbia bollente, la strada piene di pozzanghere. 

Nel secondo periodo abbiamo inserito la parola ridere, abbiamo dialogato su che cos’è,  quando ridiamo, come ci sentiamo quando si ride, se qualche volta ne ridiamo anche da  sole e da soli per una cosa che abbiamo fatto… e così sono arrivati infiniti racconti! 

Abbiamo provato ad associare ad un gesto corporeo semplice, come per esempio  abbassare e alzare una mano , un gesto sonoro che insieme si possono ripetere e abbiamo  provato a farlo in sincronia a coppia e anche tutti insieme… una diversità di gesti che cerca  l’armonia! 

Gli ultimi due incontri invece sono stati dedicati alla presenza del naso rosso come oggetto  che si trasforma in maschera una volta indossato. Ogni bambina e bambino della materna  ha avuto il suo nasino rosso personale e unico per il suo modo di esprimere e comunicare  

attraverso lo sguardo, il corpo intero, i gesti, le parole, le proprie emozioni, le idee, le  proprie intenzioni. I giochi con la maschera di clown introducono l’entusiasmo, il riso, la  sorpresa per l’attenzione che riceve e dona. 

Il naso rosso mette in gioco la creatività, l’umorismo, l’empatia , l’intelligenza. Svela risorse e  limiti e attraverso la sua espressione corporea è capace di comprendere e mostrare le sue  emozioni. Si impegna con tutta la sua energia a risolvere i problemi e con altrettanta  energia si distacca, li lascia andare via. Una maschera che celebra il coraggio di guardare  negli occhi e la capacità attraverso la relazione di dare al presente una qualità di leggerezza  e benessere. 

Alla fine del percorso ogni bambina e bambino ha portato il naso rosso in una taschina della propria vita! 

…giocare ascoltandosi e crescere continuando a giocare… 

Grazie di cuore della presenza, la gioia e la bellezza in questo piccolo viaggio!

Dada Thea (Theano Vavatziani)