E’ bello lavorare in squadra.

La mia è formata da me ,due bambine e due bambini  che  sono sempre pronti ad aiutare. Il dopo pranzo è un momento di collaborazione, in cui i miei aiutanti sono invitati ad armarsi di straccino umido e pulire la stanza in cui si è mangiato tutti insieme. Per  prime le sedie e poi il tavolo, mentre io con la scopa spazzo a terra .

A dirla tutta , io e la mia squadra, cerchiamo di riordinare bene ma velocemente, perchè un’altra stanza ci sta aspettando, ed  è quella dove finalmente abbiamo un meritato riposo fatto di letture, giochi da tavolo e a volte anche un po’ di musica classica in sottofondo a rendere tutto più bello.

Questa squadra ama rilassarsi su un bel tappeto blu e spesso mi chiede anche i cuscini verdi morbidi, perchè la comodità è vero che non è mai abbastanza.

 A settembre abbiamo aperto la biblioteca e iniziato a perlustrare i libri insieme, alcuni conosciuti, altri da scoprire. Dopo tante letture ognuno di noi ha individuato i propri preferiti, quindi i nostri dopo pranzo sono diventati un momento di condivisione importanti, dove si impara anche la pazienza di ascoltare una storia amata soprattutto da altri. Le lingue che hanno ascoltato sono ovviamente l’italiano, ma anche l’inglese, lo spagnolo e il tedesco. Abbiamo deciso una regola insieme cioè quella di leggere prima nella lingua straniera, poi la traduzione. Nell’ascolto del libro in un’ altra lingua grazie alle immagini si può presupporre, immaginare, liberamente interpretare, come un gioco. Quando leggo loro le storie mi trasformo in una grande poltrona comoda e si accoccolano tutti vicini per vedere meglio.  

Poi ci si dedica  ai lego,  super farmer, le carte uno e qualche volta qualcuno propone un gioco portato da casa e quei momenti sono i miei preferiti perchè i bambini devono spiegare regole , raccontare  e tutti attenti ad imparare cose nuove.

 Si disegna, si fanno lavoretti, si ascolta la pioggia, si osservano esserini ronzanti , si raccontano anche avventure e storie personali.

C’è chi dopo pranzo dorme, noi sicuramente invece “ pigliamo tantissimi pesci”.

Simona