[co-strut-ti-vi-tà] s.f. inv.
Capacità realizzatrice, laboriosità, concretezza. 
Ecco sul dizionario si trova esattamente questo cercando la parola “Costruttività”.
Ma si può tradurre in realtà in un asilo?
Noi ci abbiamo provato.
Al primo piano dell’Atelier c’è una stanza che si chiama Collina. Il materiale che ospita è disposto solo su due dei quattro lati: uno interamente dedicato al gioco euristico e l’altro alla Costruttività.
La stanza è volutamente libera così da poter essere allestita di volta in volta da noi dade, ovviamente in base alle esigenze e al gruppo di bambini che da lì a poco inizieranno i giochi.
Quest’anno le proposte si sono alternate a piccolo _grande gruppo e per età eterogenea e non.
Possiamo ben dirlo: ogni incontro è stato un successo!
I bimbi si sono dimostrati curiosi, attenti, creativi e piano piano collaborativi.
Se all’inizio i giochi erano in solitaria e con scelte molto selettive negli ultimi incontri si sono creati e organizzati gruppi in cui il materiale veniva pirma osservato poi scelto, archiviato e poco dopo usato per creare case, castelli, tunnel, città e torri altissime e complesse.
I più piccoli hanno sperimentato come non mai l’equilibrio.
Il materiale proposto ha dato molte soddisfazioni:leggero e morbido ma anche duro e rigido. Tondo, quadrato e rettangolare… per potersi sbizzarrire nella creazione di torri verticali o orizzontali usando le superfici a disposizione.
Noi dade abbiamo osservato moltissimo il cambiamento e l’approccio dei bimbi in questo spazio di gioco.
Alcuni hanno vissuto la fatica della “proposta libera” e quindi hanno potuto vivere il tempo a disposizione mettendo in campo le proprie risorse : osservare e tentare, chiedere aiuto ad un amico, fermarsi a studiare i materiali, scegliere un solo oggetto e cercare di attirare l’attenzione di qualche amico.
Sono stati così sostenuti e incoraggiati nello sperimentare ma mai obbligati.  Negli ultimi incontri infatti, il loro passo era già sicuro nel varcare la soglia della porta e le scelte dei materiali più pensate e creative. I loro tempi sono stati rispettati per potersi concedere e poter godere della proposta.
Il momento finale è da sempre per noi importante e permette di riorganizzare il tutto con metodo e praticità.
Il riordino è un momento atteso dai più piccoli che esprimono tutte le loro competenze nel catalogare e smistare gli oggetti diversi.
Più difficile per i grandi che continuerebbe a giocare e sorvolerebbero volentieri e con ironia questa fase. 
Ma insieme trasformiamo questo momento in gioco e inventiamo modalità allegre per rimettere tutto in ordine. 
 
È stato davvero interessante osservare il loro percorso di crescita in questa attività, con l’unicità che contraddistingue ognuno di loro. Grazie bambini!
Dada Roberta