L’Atelier con la sua barchetta ha iniziato il suo viaggio dal 2011 come nido, tuttavia in estate cambiava veste e si trasformava in un campo estivo per bambini 2-6 anni. Il lavoro a gruppi misti quindi è stato presente sin dall’inizio. Pochi anni dopo le famiglie hanno chiesto la creazione di una scuola dell’infanzia in cui proseguire il percorso. Solitamente le scuole dell’infanzia aprono sezioni primavera o nidi per completare la loro offerta, per noi il percorso è stato contrario, siamo così “cresciuti” come personale assieme ai bambini. I bimbi della materna continuavano a vedere le educatrici e le collaboratrici del nido, oltre che le maestre. Vi sono sempre stati infatti routine o laboratori a età miste, in giardino poi l’incontro era facile e spontaneo.
Il lavoro a età miste quindi è sempre stato parte della nostra vision. Anche come singoli servizi, non abbiamo mai avuto sezioni omogenee ma il lavoro era a piccoli gruppi per età miste 1-3 e 3-6. Anche le riunioni e le formazioni sono sempre state le stesse tra educatrici, collaboratrici, maestre e atelieriste 06. Tuttavia, nonostante queste doverose premesse, quest’anno abbiamo organizzato tutta la quotidianità attorno a due gruppi misto 1-6, al piano terra le Balene e al primo piano le aquile. Abbiamo mantenuto anche momenti a gruppo misto più ridotto, ovvero 1-3 e 3-6: diventava però la cosa speciale, non più la base. Siamo diventati un polo per l’infanzia, nell’accezione più piena del termine e il cambiamento c’è stato, eccome se c’è stato!
I bimbi dal primo momento si trovavano insieme a gruppo misto 06, a partire da settembre e dagli inserimenti. Settembre è stato poi un mese specialissimo, in cui eravamo davvero tutti in giardino, lì si svolgevano accoglienze e consegne e la maggior parte delle merende, dei pasti e delle proposte. A partire da ottobre -una volta che molti bimbi nido si sono aggiunti alla nostra barchetta- abbiamo cominciato a vivere gli spazi interni e ad avere la percezione nel concreto dei due gruppi 1-6 anni che si erano creati, uno al piano terra e uno al primo piano. Da ottobre ogni bimbo veniva accolto al suo piano, lì faceva la nanna e prendeva “possesso del suo spazio”. E.. magia! I bimbi attorno erano grandi, piccoli, medi, piccolissimi, c’erano tutte le età!! Non era più un momento speciale incontrare i bimbi dell’altro servizio, eravamo sempre insieme!
E che differenza! I fratelli (e i cugini) erano nello stesso gruppo, a volte si separavano per i laboratori e i pasti ma i genitori li portavano e venivano a prendere assieme, nello stesso luogo. Quanta serenità abbiamo visto nei loro sguardi, la sorellina o il fratellino era lì, con loro o nella stanza di fianco e loro ne erano perfettamente consapevoli. Si poteva giocare assieme ma anche prendersi i propri spazi grazie al lavoro a piccoli gruppi.
Durante le merende, i bambini di 5/6 anni che sostenevano i piccoli, li accompagnavano da una stanza all’altra, li aiutavano magari a mangiare. E subito anche i bimbi di 3 e 4 anni volevano aiutare, fare e disfare. Da metà e fine anno anche i bimbi di 1 o 2 anni avevano visto per così tanto tempo questo tipo di dinamiche che erano pronti per fare il cameriere, asciugare un bicchiere, piegare un tovagliolo. Ognuno con le sue capacità, certo, ma la voglia e la volontà c’erano tutte.
Nei laboratori misti ognuno prendeva il suo spazio, ci si trovava con l’amico della stessa età, oppure si guardava incantati un “grandone” che faceva cose davvero meravigliose con l’argilla o i mattoncini, o magari si osservava un piccolo perchè faceva una cosa davvero speciale, curiosa o buffa. Perché anche noi adulti possiamo essere un esempio ma la classe di apprendimento è lo 06, per cui un bimbo sa che può apprendere davvero quello che fa il compagno con qualche anno di differenza, a volte quello che fanno gli adulti è troppo fuori scala o incomprensibile! Ma non pensiamo che i piccoli fossero solo da aiutare e sostenere, al contrario, sono stati fonte di ispirazione e libertà! Perché crescendo già alcune cose rischiano di irrigidirsi, di omologarsi. Magari si imitano un po’ di più i personaggi dei cartoni, si osserva di più quello che fa l’amico, alcune cose possono diventare più stereotipate, alcuni giochi si ripetono. Ed ecco che ci sono i piccoli che non sono ancora così influenzati dal collettivo, sono puliti, freschi, si lanciano nei giochi senza pensieri e vergogna.. e aprono un campo di possibilità anche per i più grandi.
Il gruppo misto offre più possibilità e più libertà per tutti. Perché non vuol dire perdere i momenti con gli amici della mia stessa età ma poter vivere più situazioni e anche scegliere! Infatti abbiamo mantenuto diversi laboratori divisi tra nido e materna perché per alcune proposte, come psicomotricità e piscina è la cosa migliore, perché si lavora in modalità diversa a seconda dell’anno di età. Anche i pasti erano divisi spesso tra 1-3 e 3-6, quindi i gruppi dei due piani si incontravano quotidianamente, per poi ridividersi per le nanne.
Ovviamente ci vuole un occhio di riguardo per il primo anno di nido e l’ultimo anno di scuola dell’infanzia. Nel gruppo misto le età estreme devono avere momenti e proposte dedicate per non rischiare di essere schiacciati nelle età mediane. I bimbi che magari hanno un anno per la prima volta entrano in comunità…. E la nostra non è una piccola comunità, abbiamo 55 posti! Quindi nei primi mesi seguiamo i ritmi dei piccolissimi, inizialmente al mattino c’è ancora il riposino quindi anche l’organizzazione e la partecipazione alle attività deve tenerne conto. La priorità è il loro benessere, il loro inserimento avviene gradualmente in tutte le proposte e gli spazi, non c’è fretta. Anche la piscina settimanale, attività che ci caratterizza, viene inserita quando un bimbo è pronto per viverla al meglio, possono volerci due settimane ma anche un mese, ognuno ha il suo percorso individuale. Ogni bimbo che si inserisce è accolto con grandissimo interesse da tutto il gruppo, sono poi le dade che osservano e che vegliano che l’entusiasmo dei bimbi più grandi non sia troppo travolgente per i bimbi piccoli.
In Atelier chiamiamo i “grandoni” l’ultimo anno di materna: anche loro hanno tantissimi momenti dedicati. Valorizziamo le differenze e i talenti di ogni bimbo, e via via che crescono per i più grandi le possibilità si moltiplicano. In genere sono gli unici che non fanno la nanna pomeridiana, quindi hanno due ore tutte per loro. Nella prima ora sono coinvolti dopo pranzo per il riordino con la collaboratrice ma anche per un momento di lettura, disegno e gioco libero. Qualche volta danno un supporto per il gruppo che va a nanna e l’addormentamento dei bimbi piccoli. Un momento molto dolce e speciale, i piccoli amano le attenzioni dei grandoni, si sentono visti e riconosciuti, i grandi si sentono capaci e onorati di piccoli compiti quasi da dada. Dopodiché ogni pomeriggio c’è un vero e proprio laboratorio pensato da due dade che lavorano assieme, una del gruppo Aquile e una del gruppo Balene. Quest’anno ogni giorno della settimana aveva il suo laboratorio pensato che seguiva un percorso specifico tra attività motorie, outdoor e passeggiate, giochi di società, storie e narrazione. Poi si tornava nel quotidiano dove i grandoni erano coinvolti nell’organizzazione della merenda e nel risveglio dei bimbi.
Per questi compiti di cura del gruppo o dello spazio ovviamente si chiede al bimbo cosa e se preferisce fare. Crediamo comunque che piccole responsabilità siano un tassello importante via via che i bimbi crescono.
Un altro grande vantaggio dei gruppi misti 06 è il supporto e l’elasticità che offrono per i bimbi con bisogni educativi speciali o handicap. In caso di ritardi motori o cognitivi, non per forza certificati, il gruppo misto offre un contenitore ampio in cui ogni bimbo può collocarsi a seconda delle sue competenze senza forzature o grandi differenze percepite dal gruppo. Ogni bimbo ha il suo tempo, a volte delle semplici malattie influenzali continuative possono portare a fare molte assenze e a ritardare un po’ certi passaggi, ma con il gruppo misto non vi sono separazioni rigide e tutto fluisce molto serenamente.
Insomma, siamo contente, entusiaste e soddisfatte della quotidianità organizzata a gruppi misti 0-6, siamo certe che non torneremo più indietro, anzi! E’ tanta la voglia di sperimentare le infinite possibilità che lo 06 offre, ogni anno ci lasceremo ispirare dal gruppo di bimbi per capire qual potrà essere la forma migliore. Ora andiamo in vacanza e ci godiamo il meritato riposo per poi partire più cariche che mai a settembre!
Buone vacanze e buona estate a tutti!
Irene – pedagogista Atelier
Irene
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