In viaggio sulla nostra barchetta siamo approdati in un luogo incantevole, immerso nei colori, suoni e profumi della natura:  “Oasi dei Saperi”, un’oasi vera e propria che “sa” come proteggere e raccontare meraviglie della natura… un posto a misura di bambini, fate e folletti, dove ad accoglierci due grandi cigni neri ci hanno subito trasmesso il grande valore del rispetto per tutto ciò che è altro da noi, tenendoci con i dovuti modi a debita distanza.

Arrivati tutti i bimbi e tutte le bimbe, dopo aver sistemato l’equipaggiamento e pensato al rifornimento 🙂 ci siamo divisi in tre gruppi e iniziato il cammino… tante sono sono state le sorprese per i nostri piccoli esploratori!

Attorno al laghetto abbiamo potuto osservare papere con i loro piccoli, tronchetti dalle forme più buffe (alcuni sembravano gnomi!) e uova schiuse che regalano sempre tanta magia e fanno guardare all’insù… cosa nasconderanno le meravigliose chiome degli alberi?

Nei vari sentieri abbiamo incontrato molti abitanti del regno animale, tra cui papere, farfalle, lumache, coccinelle e in un recinto un tacchino maschio… per solidarietà si era messo a covare dei sassi vicino alla tacchina che dall’altra parte di un muro covava le uova, davvero commovente!

E poi tante piante e alberi, tra cui il fico con le sue grandi foglie, il gelso e il salice che, accogliendoci sotto, ha potuto regalare momenti di riposo.

La “piramide dei fiori” ha catturato la nostra attenzione, una specie di capanna degli indiani tutta coperta di fiori, un dolce riparo per i bimbi, dal più grande al più piccolo.

E ancora la casetta dei bachi da seta, dove abbiamo potuto vedere grandi bruchi mangiare le foglie di gelso, per poi cominciare a filare per costruire i loro bozzoli e poi ……..

Poco più in là c’era un grandissimo vaso trasparente da cui si potevano intravedere le radici e la loro profondità nella terra!

Abbiamo poi passeggiato intorno al bosco magico, folto e intrecciato di rami, tronchi e foglie, che chissà cosa racconta… ma in fondo si sa, natura e infanzia parlano un po’ lo stesso linguaggio, quello dell’incanto e della fantasia!

Infine, dopo un pranzo ristoratore e una corsetta intorno ai vigneti,
i piccoli esploratori si sono messi lo zainetto in spalla e con il desiderio di ritrovare mamma hanno volto lo sguardo verso il sentiero di ritorno, che abbiamo ripercorso stanchi ma rigenerati da tanta bellezza.

Grazie bimbi e bimbe, per la ricchezza del vostro sguardo delicato e sincero, lente d’ingrandimento delle meraviglie che la natura ci offre.

Dada Giulia