Crediamo fortemente che ogni bambino e ogni bambina racchiuda in sé tanta bellezza, e come tale vada protetta, celebrata, vista e riconosciuta.
I bambini giocano, corrono, saltano, piangono, urlano, sbuffano…e parlano.
Le parole dei bambini sono come tesori, gemme preziose che talvolta ci donano per raccontarci di loro e della loro meraviglia, e noi adulti abbiamo il doveroso impegno ma anche la fortuna di abbracciarle e renderle importanti.
Ed è così che tra un laboratorio di intrecci e l’altro, laddove ognuno faceva fatica a trovare il posto per le proprie parole, è nata l’idea di avvolgere un bastoncino di fili colorati e farlo diventare il “bastoncino della parola”, con il desiderio che nei nostri cerchi ci sia il rispetto dei tempi di ciascun bambino, quel tempo personale per potersi esprimere, poter raccontare un pensiero, un’emozione, un colore, o un fatto accaduto quel giorno.
Proviamo a non sovrastare la voce dell’altro, ad ascoltare anche se non ne abbiamo voglia, a rendere unico un pensiero, ad attendere il nostro tempo… quando avremo in mano il bastoncino e allora potremo offrire agli altri le nostre parole più dolci, arrabbiate, piuttosto che egoiste o anche insensate! Ma andranno bene tutte.
Abbiamo chiesto una mano agli alberi, che in fondo sono i primi ad insegnarci che siamo tutti uguali e tutti diversi… ognuno è SPECIALE per come è.
“A volte ci sono parole che volteggiano nell’aria. Allora i bambini si precipitano fuori con i retini acchiappafarfalle. La sera, a cena, sono fieri di poter dire qualcosa ai propri genitori.”
(Da “La grande fabbrica delle parole” – Agnes de Lestrade, Valeria Docampo)
Dada Giulia
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