Una bella giornata di sole e l’allegro entusiasmo dei bambini e delle bambine nel vedere il tendone classico del circo con le sue punte e i suoi colori.

Siamo in gita a Ozzano, per partecipare al Festival ArtinCirco!

Che meraviglia, salutati mamma o papà o nonni, un bel cerchio e il tempo di salutarci cantando uno per uno,  una sostanziosa merenda e finalmente arrivano le altre classi e possiamo immergerci nella magia…entriamo.

Dentro il buio che ha suscitato una legittima trepidazione, lo spettacolo sara’ divertente ma anche un po’ misterioso. I bimbi e le bimbe si sono seduti con gli occhi sgranati, per tentare di vedere meglio ma anche per lo stupore e la curiosità di capire che cosa aspettarsi dalla pila di scatoloni al centro del palco, così, uno sopra all’altro nella loro semplicità.

“Sogni in scatola” e’ il titolo dello spettacolo che si e’ scelto per loro, in linea con il tema che quest’anno abbiamo portato all’Atelier, sogni che sono prima un seme, un qualcosa di piccolo e informe ma che nel cammino della vita diventa sempre più definito e si fa spesso realtà.

I due protagonisti hanno raccontato come e’ nato il loro sogno, quello di rendere vero il loro amore, nato da una scintilla, una piccola intuizione, fino ad arrivare a costruire una casa e viverci insieme.

Ma con grande sensatezza gli autori nonché protagonisti ci hanno raccontato che per arrivare a realizzarlo spesso si passa attraverso qualche piccolo ostacolo come i fraintendimenti, le liti fino alla guerra, le salite , le discese, le risate e poi qualche piccolo pianto ( quello da clown che non fa tanto preoccupare).

Le bimbe e i bimbi avvolti da tante emozioni accompagnati da noi dade che li abbiamo tenuti per mano, abbracciati e abbiamo tanto tanto riso con loro. Quello che più gli è piaciuto e’ quando gimbo, il clown innamorato di gimba, viene investito da una pila gigantesca di scatoloni, una scena mozzafiato che li ha fatti sbellicare dalle risate. Ma c’è chi ha anche sognato dicendo ” che bello, sono innamorati, adesso avranno anche dei bambini!”

La luce si e’ accesa, gli artisti hanno ripreso sembianze e voci umane, ma la suggestione dei sogni in quelle scatole e’ stata compresa molto bene e posata nelle loro piccole tasche.

Poi una bella camminata fino ad un parchetto, il pranzo al sacco e tante chiacchiere e tanti giochi. Bello sognare con loro ma soprattutto bello incoraggiarli a piantare più semi possibili, chissà quanto bellezza crescerà.

Dada Simona