Proviamo a metterci nei panni dei nostri piccoli del nido, e osservandoli, cerchiamo di comprendere il
loro linguaggio, che talvolta è verbale, talvolta corporeo, a volte è solo lacrime, o ancora… puro e semplice movimento, presenza.
Tutti questi linguaggi sono importanti e degni di essere ascoltati e riconosciuti, per poter dare spazio all’espressione di ogni bimbo e di ogni bimba e dei loro bisogni.

Se ci pensiamo, quante risorse hanno fin dal mattino, quando nella difficoltà di lasciare l’abbraccio dei loro cari, si armano di coraggio e affidandosi alle Dade si accingono ad iniziare quell’avventura che mamma e papa’ hanno pensato e scelto per loro…una giornata all’Atelier!
Si, perché quella che per noi può sembrare una semplice giornata, per loro è un viaggio incredibile che devono affrontare, fatto di percorsi ardui, salite, ma anche discese e zone facili, pianeggianti.

In un turbinio continuo di emozioni, vivono anche loro le fatiche che incontrano lungo il cammino, ridendo, urlando, piangendo, imparando a dire di no! E si prendono una coccola quando necessario, in questo sono proprio bravi. Perché nei primissimi anni di vita “esplorazione” e “rassicurazione” fanno da parole chiave, i bimbi e le bimbe sono in quella fase in cui riescono ad esplorare il “nuovo” solo se c’è un nido in cui poter ritornare a rassicurarsi, anche solo con lo sguardo.

E così abbiamo osservato con gioia le conquiste dei nostri piccoli “Aquile” e “Balene”, da chi ha saputo trasformare un pianto in un andare verso, a chi si è guadagnato la posizione eretta con orgoglio e ha mosso i suoi primi passi, da chi ha capito che in fondo sporcarsi le mani e’ anche un po’ divertente, a chi ha deciso di concedere i suoi sorrisi ma senza esagerare…

E’ sempre bello poi osservare i “piccoli” del nido insieme ai “grandi” della materna, quello che emerge è un vero e proprio nutrimento reciproco… talvolta si vedono i più piccoli fermarsi ad osservare quel che accade in quel momento, e con la loro forte presenza attirare l’attenzione dei più grandi che il più delle volte si fermano accanto a loro… e magari si vedono gli sguardi incrociarsi e le mani prendersi, per percorrere insieme qualche passo, e trovarsi così in un caldo prato soleggiato.

Che meraviglia poter accompagnare nella loro crescita queste piccole individualità che custodiscono dentro una ricchezza infinita, unica, pronta ad emergere ad ogni passo.
A noi adulti spetta l’impegno di aprire il nostro cuore all’ascolto, di preparare il terreno, spianare la strada, affinché tutto ciò emerga con naturalezza, quella che solo un bambino può donare.

Quindi facciamolo più spesso, di chinarci al loro livello… solo così potremo vedere davvero la grandezza dei loro sentimenti.

Dada Giulia