Quest’anno giochiamo con le pontenzialità, giochiamo con quello che il seme sarà e con quello che un insieme di alberi potrà creare, diventando una foresta di ricchezza.
E quindi, visto che ogni giorno è un giorno buono per esercitarsi con la magia, un giovedì di qualche settimana fa il folletto della danza ha portato qualcosa di speciale con cui ballare. Già all’ingresso della stanza i bimbi hanno sentito un odore inconfondibile, odore di terra bagnata, un profumo intenso, rassicurante, attraente.
Andiamo dunque, balliamo con lei: la tenda del teatrino si apre e lì ad aspettarci c’era proprio la terra: umida, penetrante, molto sensoriale e stimolante.
Ballano mani che devono toccarla, dita che disegnano sul pavimento blu lasciando tracce scure, ginocchia piegate per poterla raggiungere meglio e occhi aperti, attenti, concentrati, piedi nudi che pestano, che esplorano il pavimento ormai scuro, ascoltando le sensazioni.
Il corpo, come la terra, sa cosa fare: ciascuno dei partecipanti, accompagnato dalla musica, ha ballato il suo personale modo con la terra, lanciandola, toccandola, odorandola. Chi sente il bisogno di fermarsi, chi è preso da una gioia irrefrenabile che lo porta a saltare, piroettare e correre.
Chi si ferma ai lati della stanza per prendere le misure con la terra, il suo odore forte e il suo colore quasi nero, i granellini che rimangono sulle mani e sui piedi, acquisendo quindi confidenza, con timidezza e cura, prima di ritagliarsi il suo intimo spazio di esplorazione.
E’ uno di quei momenti in cui non c’è bisogno di altro, solo silenzio di parole e tanta gratitudine. L’ emozione è alta, palpabile, la gioia e l’intimità sono intense e la musica accompagna l’esperienza, passando dai tamburi alla musica classica, per essere all’altezza di un momento così prezioso.
Ogni momento è stato semplice, essenziale, vissuto pienamente, fino alla fine, quando è stato il momento di salutare la terra, pulirci mani e piedi e andare avanti con la nostra giornata.
Grazie bimbi, grazie terra, grazie musica!
Dada Francesca
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