Il momento dell’inglese all’Atelier e’ per i bambini e le bambine sempre sentito come una occasione di gioco divertentee spensierato e l’idea per loro di avventurarsi fuori dallo spazio della scuola e’ stata sentita con grande entusiasmo e ha portato tanta curiosità.

Cosa avremmo fatto? Dove saremmo andati? Il quartiere Cirenaica e’ ricco di spunti, ma soprattutto decidere che la dada parlasse loro solo in inglese e’ stata una circostanza che i bimbi e le bimbe hanno accolto con gioia.

Ci provano spesso a comunicare, a volte in modo buffo, per farsi capire. Vestirsi, mettersi in fila, e avviarsi verso la nuova avventura ascoltando una lingua diversa non li ha messi a disagio, anzi, erano proprio decisi a capire tutto, proprio tutto. La camminata nel quartiere ci ha portato a vedere alberi, scuole, auto, strade, guardare a destra e a sinistra, case, finestre e  proprio all’ entrata della struttura del villaggio del fanciullo abbiamo  avuto la fortuna di trovare un perimetro di muri ornati da tanti disegni, quindi ogni muro uno stop dove si ripetevano le parole dei colori, gli animali, le bandiere, gli sport, la frutta.

Abbiamo poi proseguito verso il mercato cantando e giocando agli indovinelli. Al mercato una pausa per la merenda, e in questa occasione hanno imparato a dire please and thank you, butcher e greengrocer. Gli e’ stato tradotto tutto e sono sicura che sebbene l’apparente scarsa memoria che sembrano avere, queste paroline sono entrate per restare.

Vicino alla scuola, nell’area verde proprio di fronte alla piscina, abbiamo giocato a What’s the time Mr Wolf, green light and Red light e abbiamo odorato le margherite. Poi il tempo di tornare .

Quello che più mi rende felice e’ che in modo assolutamente casuale, i bimbi e le bimbe si rivolgono a me in inglese, quando mi incontrano nel corridoio, portandomi quello che sanno, quasi per condividere un tesoro, una conoscenza.

Spero di avergli donato con questa piccola gita un bel ricordo da raccontare.

Dada Simona