Il percorso di Pet al nido e scuola di infanzia è quanto di più meraviglioso, complesso e controverso ci possa essere… si perchè si fa un progetto, lo si scrive, condivide con tante figure diverse (educatrice referente, pedagogista, conduttrice del pet, veterinario dei pet e con le persone coinvolte con i bambini), lo si immagina e infine lo si presenta alle famiglie. Poi lo si vive!

E qui succede sempre quella magia che non ti aspetti, ogni volta il percorso si modifica ad ogni passo e la meraviglia negli occhi dei bambini fa da bussola per aggiustare la direzione!

Sono ormai 20 anni che porto la mia esperienza soprattutto in Atelier ma anche occasionalmente  in altre proposte, e nulla è  mai simile alle volte precedenti.

Questo perchè l’idea di Pet Education che vogliamo diffondere è un incontro, un sano, piacevole, stimolante, curioso, entusiasmante incontro!  Da entrambe le parti.

Ciò accade soltanto se si è disponibili ad abbracciare le emozioni proprie e dei bambini, ma anche e soprattutto dell’animale coinvolto che con maestria ci da la misura di come stiamo tutti, di cosa serve fare o non fare, se è piacevole o troppo faticoso, se c’è bisogno di maggiore libertà e spazio oppure di coccole e gioco. Se l’incontro è troppo rapido e se la carezza non è rilassata, se c’è bisogno di un momento di silenzio per guardarsi e annusarsi o se siamo pronti ad ingaggiare un gioco insieme o una semplice passeggiata esplorativa per il giardino. Sono loro gli artefici incredibili di queste relazioni, termometri precisi e infaticabili che sanno adattarsi e modificare il loro movimento, il loro entusiasmo e la loro postura per aiutarci a comprendere i bisogni di ognuno.

Noi che li accompagnammo siamo garanti di questo incontro, creiamo il setting migliore conoscendo da una parte gli animali e dall’altra i nostri bimbi, ma anche le educatrici che hanno le loro esperienze e magari timori oppure sono facilitatrici del primo contatto.

Quest’anno non ho potuto portare i mie cani che non stanno bene e mi sono trovata a “lavorare” con amici pelosi delle persone meravigliose che sono venute a trovarci e quello che inizialmente era un scoglio da superare, si è trasformato in una esperienza nuova e davvero arricchente.

Grazie a Melting Pet  e a Alice, ad Alessandra e Margherita e ai loro amici Birba e Giotto che ci hanno accompagnato in questa cammino verso la Gentilezza. Con molta cura, magia, competenza, hanna saputo portarci tanti racconti legati agli animali che possiamo incontrare nei giardini ogni giorno: pettirossi, scoiattoli, conigli, gatti e infine i cani, protagonisti di questi giorni di giochi e tenerezze. Maremma, un simpatico peluche, ha insegnato ai bimbi il contatto, l’attesa, il modo per toccare con gentilezza e soprattutto che, quando non ci conosciamo solo la schiena può essere un possibile punto di incontro, esattamente come abbiamo provato tra noi accorgendoci che la testa è una zona molto personale, ci si accarezza solo tra amici, e la pancia è ancora uno spazio intimo, mentre zampe e coda creano tensione come a noi se qualcuno che non conosciamo ci prende per mano all’improvviso!

I bambini sono sempre compagni di avventure meravigliosi, in un attimo hanno compreso cosa stavamo chiedendo, sono stati curiosi e pieni di sguardi e di domande e molto rispettosi delle indicazioni date.

E cosa dire delle due mamme che si sono prestate a farmi da accompagnamento per un incontro con i loro pet e i bimbi più piccoli? In poco tempo e per la prima volta abbiamo creato la relazione sufficiente per fare stare bene tutti, i loro cani, i loro bimbi come amici speciali e il gruppo, in un ascolto e scoperta reciproca anche tra adulti e bambini.

Bambini rilassati e gioiosi, dade felici e rispettose, ospiti eccellenti e piene di proposte… ed ecco che i cani ci regalano la cosa più preziosa che chi fa questi progetti può desiderare: sdraiarsi sulla copertina e schiacciare un pisolino totalmente a proprio agio o mettersi nel cerchio in mezzo ai bimbi come uno di loro, tra amici e camminare pacatamente tra piccole gambe e grandi emozioni!

Educare alla Gentilezza vuol dire più ampiamente educare all’ascolto dell’altro, dei suoi bisogni e delle sue idee, aprire la mente a nuove possibilità e rimanere nella gioia di un possibile abbraccio o anche di un breve scambio. Abbiamo iniziato il percorso in fattoria urbana e lo concluderemo al centro “il laghetto di Melody” a giugno, passando per un fondamentale incontro per i genitori in modo che tale percorso sia il più possibile condiviso, sostenuto e diffuso in una visione di cura di relazioni rispettose e di cultura intra specie.

Dada Pamela