Quest’anno è nata l’idea di dedicare ai nostri “grandoni” un laboratorio sulla fiaba.
Inizialmente è stato interessante condividere e pensare insieme a loro che cosa differenzia una fiaba da un albo illustrato che generalmente proponiamo noi, ed è nata una lunga riflessione sulla struttura della fiaba:
– C’è sempre un protagonista, che spesso è un bambino o una bambina (di solito il più piccolo o la più piccola se si tratta di fratelli), oppure una fanciulla.
– Inizialmente tutto va bene, ma poi succede qualcosa che mette i bastoni tra le ruote al protagonista, appare un elemento disturbante.
– C’è quindi un antagonista.
– Il protagonista deve affrontare sfide.
– Compare spesso un oggetto o qualcosa di magico ed il numero 3, che ricorre nelle fiabe.
– L’antagonista viene sconfitto e tutto si risolve per il meglio.
Inizialmente è stato interessante condividere e pensare insieme a loro che cosa differenzia una fiaba da un albo illustrato che generalmente proponiamo noi, ed è nata una lunga riflessione sulla struttura della fiaba:
– C’è sempre un protagonista, che spesso è un bambino o una bambina (di solito il più piccolo o la più piccola se si tratta di fratelli), oppure una fanciulla.
– Inizialmente tutto va bene, ma poi succede qualcosa che mette i bastoni tra le ruote al protagonista, appare un elemento disturbante.
– C’è quindi un antagonista.
– Il protagonista deve affrontare sfide.
– Compare spesso un oggetto o qualcosa di magico ed il numero 3, che ricorre nelle fiabe.
– L’antagonista viene sconfitto e tutto si risolve per il meglio.
Per capire meglio questa struttura sono state lette loro due fiabe: “Tavolino apparecchiati” e “La vecchia nel bosco” dei fratelli Grimm, che i bimbi hanno ascoltato con molta attenzione.
Abbiamo portato la storia raccontata senza figure, così che potessero crearsi spontaneamente le loro immagini e non essere condizionati.
Poi sono state messe in scena queste fiabe, ogni bimbo interpretava un personaggio e tanta era l’emozione! Che divertimento a fare anche il cattivo della situazione che urla e sbraita, o il piccolo che risolve tutto con astuzia e un po’ di aiuto magico!
Abbiamo portato la storia raccontata senza figure, così che potessero crearsi spontaneamente le loro immagini e non essere condizionati.
Poi sono state messe in scena queste fiabe, ogni bimbo interpretava un personaggio e tanta era l’emozione! Che divertimento a fare anche il cattivo della situazione che urla e sbraita, o il piccolo che risolve tutto con astuzia e un po’ di aiuto magico!
Avrebbero voluto avere ore e ore per rimanere dentro questi interessanti ruoli e ogni bimbo ha scelto spontaneamente quello che “gli stava più comodo” per fare queste esperienza forte e speciale!
Così abbiamo analizzato queste fiabe andando a cercare gli elementi sopra descritti e piano piano abbiamo visto i bimbi addentrarsi sempre più nel magico mondo delle fiabe!
Abbiamo giocato con le carte “inventa favole” e con oggetti pescati da un sacchetto che andassero a risvegliare la magia che tanto appartiene al mondo dell’infanzia!
Ma mano i loro racconti si sono arricchiti di draghi, anelli magici, piante arrampicanti, ma anche di pompieri, di super eroi e forza incredibile che può fare ogni cosa!
Finché è arrivato il momento di scrivere la loro fiaba, ambientata nel bosco, dove i protagonisti erano proprio loro, e dove magici alberi li avrebbero portati in salvo. Li abbiamo accompagnati a ripercorrere tutti i passaggi fondamentali della fiaba ma erano già bravissimi e ognuno di loro con una iuta magico sconfiggeva la paura e insieme si festeggia il lieto fine come ogni fiaba che si rispetti!
Ecco allora che : C’erano una volta sei amici in gita con le dade in un antichissimo bosco…
Le dade Pamela e Giulia, che ringraziano i “grandoni” per essere ritornate un po’ bambine.
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