La nostra storia
All’interno del Villaggio del Fanciullo di Bologna è nato nel luglio 2011 l’Atelier dei Piccoli, il Nido tutto blu!
Nel 2016 abbiamo aperto la materna in un progetto di continuità nato dalla richiesta delle famiglie e vissuto dall’equipe educativa come un opportunità di portare avanti una sperimentazione basata sullo sviluppo armonico di ogni persona, sulla libertà di scelta e nella convinzione che aprire le porte, i giardini e i cuori permette una migliore condivisione e una crescita nelle relazioni.
Il progetto è nato diversi anni prima da un’idea di Pamela, da un sogno di educare in modo differente e infine da una sperimentazione a più mani e cuori molto legata al mondo dell’acquaticità prima e ai laboratori musicali,espressivi e in natura poi che ci hanno guidato fino a diventare un vero e proprio percorso educativo naturale.
Ubicato all’interno del centro sportivo è ad esso legato nella sua storia e negli spazi fin dall’inizio condividendo l’importanza dello sviluppo corporeo e ludico tanto quanto quello intellettivo.
E’ una struttura nuova pensata tra architetto, pedagogista e responsabile educativa e l’equipe che pian piano si è andata formando, con un giardino naturale nato da zero, creato e progettato appositamente. In piena città eppure in un luogo protetto, silenzioso, circondato dal verde all’interno di una struttura sportiva, l’Atelier dei Piccoli possiede le risorse umane e ambientali per accogliere bambini dai 12 mesi ai 6 anni e portare avanti un progetto di sviluppo armonico.
Risorse
Risorse importantissime sono gli spazi all’aperto e la piscina, raggiungibile a piedi, che permette l’attività settimanale di acquaticità sia per il nido che per la materna. Ogni giorno si alternano momenti di gioco libero e momenti organizzati con attività guidate, che danno ritmo alle nostre giornate come un respiro rassicurante: Esperienze Corporee (Acquaticità, Danza , Gioco Sensomotorio e Psicomotricità Relazionale), Espressive (teatro, Canto, Narrazioni) e Relazionali (Pet education, Gioco euristico, Laboratori Manuali e Naturalistici).
Davvero una risorsa preziosa è la presenza di un’ampia area verde concepita per offrire ai bimbi un’avventura quotidiana con la Natura e seguirne il suo trasformarsi attraverso il ritmo ciclico delle stagioni, l’esperienza diretta e semplice con la terra e la frutta, gli alberi e i materiali che portiamo di volta in volta.
L’Atelier dei Piccoli è un luogo dove anche i genitori trovano sostegno, accoglienza e condivisione; per questo vengono proposti momenti specifici dedicati alla genitorialità quali incontri con la pedagogista e l’equipe dell’asilo, serate a tema con formatori, terapisti, laboratori creativi, merende e feste.
Inoltre da alcuni anni è luogo di incontri dedicati alla crescita personale, ai percorsi all’aperto e molto altro per adulti e famiglie anche per “amici” e simpatizzanti dell’Atelier. Nelle pagine dedicate alla Formazione trovate tutti i nostri percorsi.
All’Atelier incontrerete Pamela, la responsabile del progetto “polo 1-6 anni” che coordina quotidianamente il gruppo di lavoro nelle attività didattiche e le routine quotidiane, segue le famiglie nel loro percorso e i progetti formativi interni ed esterni all’Atelier tra scambi con altre realtà e nuovi progetti di sviluppo; Irene la pedagogista che è presente almeno tre giorni la settimana in struttura, supervisionando il progetto educativo in tutti i suoi aspetti e il benessere di adulti e bambini, e seguendo i genitori in bisogni specifici durante il loro percorso di insieme; Sonia che oltre alla sua presenza fondamentale in accoglienza o nei momenti importanti di vita in Atelier, segue la parte amministrativa legata alle iscrizioni e alle difficoltà burocratiche, Ilaria e Roberta referenti dei due gruppi di lavoro Aquile e Balene garantendo una presenza quotidiana e attenta su ogni aspetto pratico del lavoro; e poi siamo tante maestre, educatrici e collaboratrici, ognuna con il suo personale modo di portare lo stile educativo e di cura che ci caratterizza, lavorando insieme e partecipando attivamente al processo educativo. Portiamo avanti internamente la maggior parte di quei percorsi speciali a epoche che ci caratterizza attraverso l’arte, il teatro, la danza, la manipolazione e l’ acquaticità, avendo una formazione personale specifica e soprattutto una passione verso tali tematiche. Il progetto è poi integrato da due psicomotriciste che da anni collaborano con noi, e dal nostro amico giardiniere e educatore che ci accompagna nel processo di integrazione del giardino e dei verde più in genere come spazio di apprendimento privilegiato. Lavoriamo in sinergia per offrire competenza, armonia e sostegno ai bimbi e alle loro famiglie.
Il nostro gruppo vive l’Atelier per sperimentare una diversa possibilità educativa, portando la propria esperienza professionale e una personale energia.
Lavorare in maniera aperta ha sempre caratterizzato l’Atelier dei piccoli e negli anni sono nate idee e modalità nuove per mettere in pratica questo stile, soprattutto attraverso il confronto con il metodo dell’Open Group. Lavoro aperto per noi significa: ascolto e mettersi in gioco. Anzitutto per coltivare negli adulti un’apertura che ha a che fare con la dimensione del cuore: un cuore aperto può sentire ciò che si muove attorno a lui se prima di tutto è in grado di accogliere ciò che si muove dentro di sè. Un lavoro che richiede osservazione e manutenzione costante del gruppo.
Nella pratica di tutti i giorni questo si traduce nel cercare di creare quelle situazioni e ambienti che permettano un sereno vivere dei grandi e dei piccoli potendo a volte scegliere le attività da fare, gli amici di gioco e usando materiali particolari che invitano a sperimentare e scoprire. Allo stesso tempo il gruppo aperto per noi è sempre stato anche un giocare in maniera leggera e trasparente sulle mansioni e i ruoli dove tutte le persone coinvolte nel progetto sono “le dade” e hanno una importanza educativa equivalente per cui partecipano ugualmente a tutti i percorsi formativi e alle scelte del cerchio di lavoro.
Ci impegniamo a sostenere un nostro stile educativo che permette ad ogni persona di esprimere ciò che è riconoscendone il valore.
Riconosciamo che di mamma ce n’è una soltanto e il ruolo dell’educatrice è invece quello di sostenere l’ingresso in comunità del bambino facendosi tramite nel rapporto con i pari, senza assumere il ruolo di punto di riferimento privilegiato in una relazione esclusiva.
Per raggiungere questo riteniamo d’imprescindibile importanza le esperienze delle attività che proponiamo.